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Rifugio Ragabo

Rifugio | 4 Km da Ski Area Etna Nord

Sull’Etna, nel Versante Nord, il Rifugio Alpino RAGABO a una stella è il luogo ideale per trascorrere giornate di tutto riposo. Riscaldati da un camino sempre acceso si possono gustare piatti tipici. Dopo una giornata sui campi da sci o dopo una sana passeggiata nell’immensa pineta Ragabo, è possibile soggiornare nelle camere del rifugio, tutte dotate di bagno e TV.

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Chalet Clan dei Ragazzi (1500 mt)

Rifugio | 5 km da Ski area Etna Nord 

Lo Chalet Clan dei Ragazzi è situato a 1500mt.s.l.m, completamente immerso nel verde della pineta Ragabo, nel territorio del comune di Linguaglossa – Etna Nord. La struttura, realizzata in legno, è caratterizzata da locali disposti su due piani: sala bar, sala da pranzo, sei camere, cucina , una grande sala polivalente e una piccola accogliente cappella. Un’esperienza di relax e una base privilegiata per tutte le escursioni e le attività che si praticano sul vulcano. Lo Chalet Clan dei Ragazzi sorge infatti in prossimità di Piano Provenzana, che in inverno è stazione sciistica e in estate punto di partenza delle escursioni guidate ai crateri sommitali dell’Etna.

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Selezioni maestri di sci

Su EtnaSci è possibile acquisire varie informazioni e suggerimenti per quanti fossero interessati ad intraprendere il mestiere di maestro di sci. Ad oggi il nostro portale è uno dei maggiori punti di riferimento italiani per osservare il mondo dei maestri di sci e della loro formazione in modo oggettivo e critico. I suggerimenti e le considerazioni contenute in questo sito sono finalizzate esclusivamente ad un miglioramento della professionalità della figura del maestro. VAI ALL'AREA DOWNLOAD BANDI MAESTRI DI SCI Ecco alcune informazioni utili per gli aspiranti maestri di sci in Italia... Le preselezioni:cosa sono? Ogni anno in Italia vengono organizzate le preselezioni per accedere alla professione di maestro di sci nelle singole regioni in concerto con i relativi collegi dei maestri. Le preselezioni prevedono lo svolgimento di alcune prove tecniche della scuola italiana di sci sancite nel bando regionale. CONTINUA...CLICCA SU LEGGI TUTTO! Le prove dei candidati vengono giudicate dagli istruttori nazionali, un organo costituito da circa duecento professionisti che esprimono, insegnano e dimostrano al massimo livello la tecnica della scuola italiana di sci e che è delegato pure alla formazione dei candidati che hanno superato le preselezioni e ammessi ai 90 giorni di corso previsti (non consecutivi). Dunque per ottenere il riconoscimento ufficiale gli aspiranti maestri devono infine superare con esito positivo l'esame finale che chiude il corso formativo. Le procedure di preselezione: alcune considerazioni volte al miglioramento. Nonostante gli istruttori siano in grado di valutare molto bene il grado di preparazione degli aspiranti maestri può accadere che, per varie circostanze, in sede di preselezione ci siano aspetti non del tutto trasparenti sui giudizi espressi dalla commissione esaminatrice. Perché è possibile affermare ciò? Ecco alcuni motivi... La circostanza che non vengano espressi immediatamente i voti, come avviene in altri sport dove è presente una giuria, ma solo dopo riunione della commissione (composta da un funzionario della regione, gli esaminatori e pochi altri addetti) fa riflettere. Inoltre il fatto che le procedure non siano omogenee da regione a regione, ma anzi presentino forti discrepanze, non aiuta ad avere uniformità nella selezione dei maestri, poiché ad esempio in regioni in cui viene chiesto un test cronometrico e in altre in cui lo stesso non viene richiesto è facile presupporre che possono cambiare i parametri di ammissione. Negli anni scorsi a sostegno di queste ipotesi sul questo portale sono stati pubblicati dei veri e propri reportage unitamente a graduatorie e videoriprese di numerose preselezioni organizzate in varie regioni. Le procedure di selezione e i metodi di giudizio di cui si avvalgono gli istruttori sono stati oggetto di discussione (ed anche di forti polemiche tra questi). In molti casi è emersa una situazione in cui purtroppo non viene offerta la giusta consapevolezza e trasparenza di giudizio ai candidati-aspiranti maestri di sci (che sborsano fior di soldi per la propria preparazione tecnica e per affrontare le stesse selezioni). Il dibattito che ne è nato ha il semplice scopo di fornire un dialogo dal quale possano scaturire dei cambiamenti positivi che permettano agli istruttori nazionali di avere strumenti di giudizio sempre oggettivi e dunque irreprensibili. Negli ultimi anni sembra che alcune regioni, mosse proprio da volontà di cambiamento stiano operando dei miglioramenti, però siamo ancora molto lontani da raggiungere l'agognata trasparenza proposta da EtnaSci.

 

 

 
 

I Caproni dell'Etna

I Caproni dell’Etna nascono per caso il 3 marzo del 2007 dall’incontro di Alfio, Francesco e Gianpaolo, in fila agli skilift etnei. Uno strano inizio per un gruppo che negli anni successivi si dedicherà in maniera incessante alle avventure, in freeride-scialpinismo, lungo i pendii del grande vulcano siciliano. Goliardia, senso di libertà e amore per lo sci e la montagna in genere… Con queste grandi passioni il gruppo cementa la propria amicizia e sperimenta sempre nuove linee di discesa lungo i fianchi del vulcano. I caproni vanno alla ricerca del puro piacere nella discesa in nevi vergini di qualunque tipo: la tanto agognata powder, il facile firn etneo, il pappone di fine stagione, il marmo levigato dei giorni di vento o gli scalini di ghiaccio e neve dei crateri terminali. Alfio, Francesco e Gianpaolo hanno dato vita ad un modo alternativo di fare sci alpinismo senza prendersi troppo seriamente. Praticare questo meraviglioso sport non per bissare nuovi record, per agonismo o esibizionismo, ma per divertirsi in compagnia. Non importa quanto tempo ci si impiega a raggiungere la vetta o i metri di dislivello percorsi in una stagione, l'importante è salire con il sorriso sulle labbra. Sono questi i CAPRONI DELL'ETNA. Dallo scorso anno i caproni sono diventati quattro. Al gruppo si è unito Gaetano entrato da subito in perfetta sintonia con lo spirito sportivo ed umano dei caproni.

ALFIO SCIGLIANO
Nella vita è fotografo professionista (www.as-press.it). Nonostante ciò spesso non porta con sé la sua pesante attrezzatura e come un "parassita" sfrutta le fotocamere degli altri. Pignolo com’è, trascorre tutta la settimana a studiare i percorsi più suggestivi e adatti alle diverse esigenze dei caproni. Con i suoi pazzeschi strumenti tecnologici, li conduce verso i pascoli più scoscesi ma ricchi di ”nutrimento.” Con gli sci ai piedi è un pazzo spericolato, lo fermano solo gli ostacoli o le cadute. E’ sempre ancorato al gregge, ma se c’è un pipe e gli altri decidono di concludere la salita, è auspicabile per loro che non ci sia troppo freddo perché in un modo o nell’altro li costringe a seguirlo o ad aspettarlo. Il suo orgoglio: un’impennata con gli sci. Instancabile e insaziabile. Si scorda di mangiare, di bere, e non vorrebbe mai rientrare a casa.

FRANCESCO SCIGLIANO
Nonostante l’apparenza e il suo modo di vivere è un militare. Lento e flemmatico, riesce ad impiegare dai 15 ai 20 minuti per allacciarsi gli scarponi, ma… sull’Etna si trasforma in un impavido sciatore. Per affrontare le escursioni più difficoltose si nutre di due noci, ½ banana, un’albicocca disidratata e un pezzo di pane e parmigiano accompagnati da una salutare tisana. Altro che barrette e intrugli super energetici e tecnologici!!! Caratteristico è il suo abbigliamento vintage. Pile anni ‘70, abbinamenti particolari di colori, cappellino modello cocker. Da non perdere l’ultimo acquisto: il casco per la stagione 2010/2050.

GIANPAOLO NICOLETTI
Geologo con il pallino degli sci e della montagna. E’ sua la macchina fotografica con la quale i caproni realizzano i reportage mozzafiato pubblicati su EtnaSci. Allegro e di buon umore è sicuramente il compagno ideale per una bella uscita in sci. Ma non parlategli di faticare in salita, si lamenta tutto il tempo e ad ogni passo trova un buon motivo per fermarsi: una sigaretta, qualcosa da mangiare, una foto da scattare…una sigaretta, qualcosa da bere… una sigaretta… La sua uscita ideale? Essere scaricato da un elicottero in cima ad una discesa infinita e poi … inizia la libidine. Sperando che non abbia dimenticato di portare gli sci.

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