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Nicolosi - Etna Sud

Località: Nicolosi Nord - Rifugio Sapienza | Altitudine stazione:1910-2620 mt | Cordinate: 37°41' 59.07" N - 14° 59' 56.13 E

La località, grazie alla cabinovia esaposto, è una delle mete turistiche preferite, poiché è il principale punto di partenza per visitare i crateri sommitali del vulcano. La stazione sciistica subì gravissimi danni a causa delle eruzioni del 2001 e del 2002, che hanno danneggiato in modo grave gli impianti sciistici (4 skilift e 1 cabinovia a sei posti) il piazzale e alcuni locali e rifugi. Oggi la stazione è stata ricostruita per intero. Il paesaggio è caratterizzato dall'assenza di vegetazione ad alto fusto che offre un aspetto quasi lunare alla località. A fare da contorno alle piste vi è la vista sul golfo di Catania e il mare. Dalla Montagnola guardando verso la cima del vulcano a nord, si ammirano i crateri sommitali fumanti, con il cratere di Sud Est e il Cratere centrale (Bocca Nuova). 

NOTA IMPORTANTE: La stazione sciistica Etna Sud non è operativa dal 2017 a causa di scarso innevamento e altri motivi burocratici. Attualmente è operativa soltanto la stazione sciistica Etna Nord. Le informazioni qui riportate assumono un valore informativo e storico.

C'era una volta lo Sci a Etna Sud... (e la S maiuscola non è un errore!)  E' doveroso in questa pagina omaggiare Nicolosi di un particolare ricordo, perché la stazione sciistica vanta una grande tradizione legata agli sport invernali e la prima funivia venne realizzata alla fine degli anni 50 e poi negli anni 60 si iniziò a utilizzare l'impianto anche per il trasporto degli sciatori. Ma già molti anni prima erano numerosi gli sciatori che con la "corriera" arrivavano alla Casa Cantoniera e poi ascendevano i pendii con tanto spirito d'avventura a piedi! Tale fu l'interesse per lo sci che arrivarono anche gare di livello internazionale di sci alpino come la 3 giorni dell'Etna e trofei internazionali di sci alpinismo che transitavano da Linguaglossa a Nicolosi, passando per la Valle del Bove, chi sa di cosa parlo, può capire le difficoltà in particolare con gli attrezzi dell'epoca. Alla Tre Giorni parteciparono anche componenti della famosissima Valanga Azzurra. Seguirono servizi ben organizzati e anche negozi molto forniti per assecondare le esigenze degli sciatori catanesi che, giusto ricordarlo, prendevano come riferimento le famiglie svizzere presenti nella prima metà del '900 a Catania per motivi d'affari, che essendo ottimi sciatori, in qualche modo influenzarono i catanesi ad appassionarsi a questi sport. Negli anni 70 e successivi vi era un fervidissimo movimento sciistico con sci club che contavano 500/600 iscritti come lo sci club Sicilia e l'Agonistica Sci K. Ma erano tantissimi anche gli sciatori amatoriali che affollavano "le piste fronte mare", perché questa è l'impressione che si godeva da sud. Tutto ciò fino ai primi anni del 2000 e poi arrivò l'eruzione del 2001 che ha distrutto per la 5° volta le sciovie, anche stavolta ricostruite. Ma dall'ora si è avvertito il cambiamento, non solo climatico. Stagioni sempre meno innevate e varie diatribe tra l'amministrazione comunale e la società degli impianti, unitamente alla scomparsa prematura dello storico titolare Gioacchino Russo in un drammatico incidente stradale, hanno gradualmente portato a non aprire più le 3 sciovie "comunali" poste alle quote più basse ed oggi anche la Montagnola, l'impianto più alto del centro sud Italia con una quota massima che arriva a 2600 metri esatti. Oggi purtroppo tutto ciò rimane un ricordo. Rimangono un ricordo per chi scrive, ma anche per moltissimi che leggeranno, le lunghe file (oggi rimpiante!) dalle scale esterne della Funivia dell'Etna, le chiamate al 914141 per conoscere le condizioni degli impianti, gli skipass stagionali di carta plastificata acquistabili già in autunno, le gare con centinaia di partecipanti e vin brulé al rif. Kappa, le file ordinate a scaletta del terzo skilift Omino o della Lavagna, gli addetti della Funivia posti posti al "solito" impianto che scandivano a fine giornata:5 MINUTI ALLA CHIUSURA....ULTIMA SALITA!!! (alcuni purtroppo ci guardano dall'alto...), i pantaloni attillati monotinta rosa e celesti degli anni 80 e le, diciamolo, orribili salopette fluo degli anni 90, l'ottimo "mastro" Alfio Mazzaglia sul gatto delle nevi che anche durante operazioni impegnative non esitava ad alzare una mano per saluto, il trasporto con la motoslitta da Pian del Lago fino a Torre del Filosofo, i fuoripista del Canalone degli Svizzeri e di Rocca Sabbiosa, lo skipass a punti che a volte ai ragazzini venivano fatti valere doppio, ma solo se stavi simpatico all'addetto dello skilift, la funivia chiusa per "ghiaccio" o per vento e le proteste degli appassionati spesso insensate a fronte di un oggettivo elemento naturale, le strade intasate da metri di neve e liberate dopo settimane (queste invero è così ancora... :), le giornate di primavera alla Montagnola con 3-4 sciatori a girare come matti e i primi turisti stagionali sbalorditi, i visi familiare dei veterani (la lista è troppo lunga, citarne pochi sarebbe un torto ai tanti...), la sosta al bar Italia 90 sulle scale per la funivia e scusate se dimentichiamo certamente tantissime figure, fatti e ricordi che fanno ormai parte di immagini nitidissime del passato.
Dario Teri

Piste e impianti Etna Nord
Seggiovia Puchoz Tanaurpi

Pista BLU: La pista Pouchoz Tanaurpi è stata interamente ripristinata nel 2007 dopo l'eruzione del 2002. Il nome è attribuito dalla denominazione dei due precedenti ski-lift esistenti : il nome dialettale Tanaurpi significa Tana della volpe. L'altro ricorda l'alpinista valdostano Mario Puchoz, morto durante la celebre spedizione che portò l'Italia alla conquista del K2 nel 1954. E' una pista facile servita da una comodissima seggiovia coperta, ideale per i principianti, immersa tra i pini loricati. Grazie alla favorevole esposizione riimane spesso una delle poche piste aperte anche con poco innevamento. 

Dati tecnici:
Seggiovia quadriposto ad agganciamento automatico con copertura antivento - Stazione partenza 1810 mt. arrivo 1998 mt
Lunghezza pista principale 1,5 km

Skilift Monte Conca

Pista ROSSA/BLU: La sciovia Monte Conca è accessibile da un parcheggio autonomo antistante l'omonimo rifugio. Questo nome è dovuto alla presenza di un cratere spento di epoca preistorica a forma di "conca". Durante la risalita è possibile ammirare il maestoso fianco nord est del vulcano e i suoi canaloni. La pista è inizialmente di media difficoltà, anche impegnativa in base a condizioni del manto nevoso ghiacciato. Dopo circa 300 metri il pendio si addolcisce ed è possibile sciare, mantenendo la destra, su tutta l'estensione della pista ricca di divertenti cambi di pendenza. Mantenendo invece la sinistra si ricongiunge alla pista della seggiovia. In caso di innevamento ottimale vi è la possibilità di percorrere una variante scendendo sulla sinistra un po' stretta, ma ricca di cambi di pendenza, molto divertente, che giunge fino al rifugio Monte Conca e al relativo parcheggio. La risalita dispone, se permette l'innevamento, di un comodo sgancio intermedio (denominato 8° pilone) per sciatori meno esperti e bambini. Dall'arrivo dello skilift è possibile raggiungere lo ski-lift Coccinelle oppure l'Anfiteatro (entrambe piste rosse).

Dati tecnici:
Ski-lift - Stazione partenza 1828 mt. arrivo 2090 mt
Lunghezza pista principale 1,6km | Pista alternativa: 1,5 km

Skilift Coccinelle

Pista ROSSA: La pista Coccinelle è la pista più tecnica della località. Il nome è dovuto alla presenza di questi piccoli simpatici insetti in questa zona del vulcano soprattutto nei mesi primaverili ed autunnali.  Dalla stazione di arrivo si ammira la cima attuale del vulcano, il cratere di Nord Est alto circa 3330 mt. oltre a uno spettacolare panorama sulla costa Jonica, su Taormina e la Calabria. Inoltre si possono ammirare i bellissimi crateri laterali presenti nelle vicinanze come Monte Nero e la "bottoniera del 2002".  E' una pista particolarmente apprezzata dagli sciatori etnei, protagonista anche di gare di sci alpino internazionali, ricca di cambi pendenza. Dalla pista Coccinelle è possibile seguendo la via principale ridiscendere alle piste Pouchoz Tanaurpi oppure alla pista Monte Conca. Virando invece decisamente sulla destra dopo pochi metri dalla partenza è possibile prendere il collegamento che conduce alla pista Anfiteatro. Anche i collegamenti sono molto interessanti sciisticamente. Per gli amanti del fuoripista, purché condotti da sciatori ottimi conoscitori della zona, da questo skilift è possibile sciare su bellissimi itinerari. Inoltre è un punto di partenza ideale per sci alpinisti che vogliono "alleggerire" l'ascensione verso le quote più alte del vulcano. 

Dati tecnici:
Skilift  - Stazione partenza 2000 mt. arrivo 2323 mt
Lunghezza pista principale 1,4 km | Variante per Antiteatro: 1 km circa

Skilift Anfiteatro

2 Piste ROSSE: La sciovia Anfiteatro serve 2 piste rosse, di cui una omologata per gare di sci alpino. Entrambe le piste sono collocate parallelamente e caratterizzate da un ampio muro iniziale senza cambi di pendenza da cui si osserva direttamente il mare e ovviamente guardando in direzione del vulcano si rimane affascinati dal fianco nord orientale e dai candidi canaloni di questo versante che ispirano sogni di fuori pista negli sciatori più esperti e smaliziati. Il nome deriva proprio dalla morfologia della zona ai piedi di questo versante della montagna che la fanno somigliare appunto ad un anfiteatro.  Paradossalmente l'impianto soffre giorni di chiusura proprio se vi è un eccessivo accumulo di neve dovuto al vento in quanto i piloni e la risalita vengono addiritttura coperti.  Dalla pista Anfiteatro è possibile ridiscendere alla pista Monte Conca e, in caso di collegamento attivo, alla pista Coccinelle da una pista stetta e ripida piuttosto tecnica.  Anche la pista Anfiteatro è un punto di partenza ideale per sci alpinisti che vogliono "alleggerire" l'ascensione verso le quote più alte del vulcano. 

Dati tecnici:
Skilift  - Stazione partenza 2055 mt. arrivo 2336 mt
Lunghezza pista principale 1,3 | Pista gara 1,3 km | Variante per Coccinelle: 700 m circa

EtnaSki Map
ETNASKI MAP INTERATTIVA

Linguaglossa - Etna Nord

Località: Piano Provenzana | Altitudine stazione:1810-2340 mt | Cordinate: 37°47' 36.74" N - 15°02' 11.72" E​

La favorevole esposizione delle piste unita all'altitudine rendono questa località un punto d'incontro favorevole per gli sciatori provenienti da tutta la Sicilia. La stazione sciistica di Piano Provenzana si estende sull'omonima pineta che conferisce un paesaggio quasi alpino alla stazione. Come sfondo panoramico però non vi sono cime rocciose, ma il mare. Sciando sulle piste in quota, il blu dello Ionio crea un notevole contrasto con la neve davanti a noi e contemporaneamente rimane sempre in vista l'imponenza dei 3300 Metri circa del cratere di Nord Est fumeggiante. Tra i pregi questa località vanta solitamente delle buone condizioni del manto nevoso e piste ben battute.

Info turistiche varie: Proloco Linguaglossa 095/643094

Escursioni in racchette da neve

Nel periodo invernale l'Etna è quasi sempre coperta da una abbondante coltre di neve pertanto non sempre è possibile percorrere i sentieri natura del Parco dell'Etna in trekking. Le racchette da neve o ciaspole, grazie alla loro capacità di "galleggiare" sulla neve che permette di passeggiare sul manto innevato, rappresentano una fantastica alternativa per scoprire i sentieri del nostro vulcano. L'escursione prevede la percorrenza di sentieri naturalistici con le Ciaspole per farvi conoscere e apprezzare luoghi di particolare pregio naturale all'interno della riserva del Parco dell'Etna. Le nostre guide, per arricchire la vostra passeggiata, vi faranno conoscere gli innumerevoli aspetti naturali e vulcanologici del vulcano più importante d'Europa, con il fascino aggiuntivo del manto nevoso sulle colate laviche per godere di panorami unici. I contrasti che regala il vulcano sono davvero incredibili soprattutto in inverno. Tra gli itinerari consigliati solcando la candida neve, proponiamo le colate laviche del 2002 e i crateri laterali sul versante nord dell'Etna, dove fino a pochi anni fa si è manifestata tutta la potenza del vulcano. Di grandissimo fascino il passaggio tra gli incantevoli boschi di pino laricio e betulle etnei e il panorama sul vulcano che domina il paesaggio.

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