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Sci. La preparazione delle lamine

La preparazione delle lamine Sistemata la base dello sci si può provvedere ad affilare le lamine. Purtroppo le lamine si usurano molto facilmente soprattutto in condizioni di neve artificiale o ghiaccio. Per mantenere la lamina efficiente e affilata per più tempo possibile, prima di ricorrere ad una nuova affilatura, sarebbe buona norma munirsi di lime diamantate (costose, ma durature) e di squadrette di vari gradi. Servendosi delle squadrette come guida e inumidendo con un'apposita soluzione queste lime è possibile ravvivare e lucidare in modo perfetto le lamine. Se però le lamine non hanno più alcuna tenuta su neve dura è necessario riaffilarle angolo effettivo con le lime tradizionali. Affinché la lamina abbia una buona presa e sia controllabile è necessario che abbia un angolo effettivo minore o uguale a 90°. (Solitamente la lamina dello sci quando è nuovo forma un angolo retto, quindi di 90°. Effettuando il tuning abbiamo asportato del materiale che ha fatto aumentare questo angolo di circa 1°, quindi avremo un angolo di circa 91 gradi. L'affilatura laterale delle lamine deve tenere conto di questo, in modo da riottenere un angolo totale minore o uguale a 90° formando così l'angolo effettivo- vedi foto). Prima di tutto con un apposito attrezzo va tolto ,con movimenti leggeri, parte del fenolo, che è quella parte plastico - resinosa accostata alla lamina. Infatti se non venisse tolto il fenolo non si potrebbe ottenere in alcun modo l'angolo voluto. Regolate l'attrezzo Fenolo toglifenolo con un' angolazione maggiore all'angolo che volete ottenere sulla lamina. L'affilatura migliore delle lamine si ottiene manualmente mediante l'uso di lime specifiche (150-200) che vanno utilizzate con squadrette di vari gradi (89-88-87° etc.) risulta inutile invece l'acquisto della squadra di 90°. Perché? Riflettiamo insieme: noi abbiamo asportato dal fondo un grado, da una lamina che ipotizziamo fosse di 90°, non confondiamoci però poiché asportando non abbiamo fatto altro che aumentare l'ampiezza dell'angolo che sarà ora di 90° (vedi figura) e non di 89°. Per ottenere l'angolo di 90° effettivo dovremo allora utilizzare la squadretta di 89°. Una valida alternativa è rappresentata da utensili affilalamine con gradi regolabili, che vanno adoperati allo stesso modo della lima, ovvero con passate omogenee evitando di surriscaldare la lamina. In laboratorio potete solitamente optare per l'affilatura a mano o a macchina. In linea di massima è da preferire la prima anche se più costosa della seconda. Se non si hanno particolari esigenze si può optare indifferentemente per l'una o per l'altra, l'importante è che venga eseguita una buona rifinitura, con le lime diamantate o con le pietre in ceramica, per eliminare le sbavature dovute alla lavorazione della lima o del nastro dei macchinari. Fatto questo, la lamina deve risultare molto lucida e liscia al tatto. E' importante infatti avere una lamina liscia, senza sbavature, piuttosto che una lamina molto affilata e tagliente, ma sbavata e ruvida in più punti. Infine potete passare una gomma abrasiva o della carta vetrata nella parte terminale della punta e della coda dello sci per circa 5 cm.

Sci. La preparazione della soletta e il tuning

La soletta: informazioni utili e preparazione Affinché uno sci sia ben controllabile e stabile è necessario che la soletta sia perfettamente piana. Poggiando una barra di acciaio rettificata, controllate se la soletta dello sci sia perfettamente piana in controluce e non presenti quindi concavità o convessità; controllare allo stesso modo che le lamine non siano più alte della soletta. Purtroppo anche gli sci nuovi di fabbrica a volte presentano tali imperfezioni, a scapito della tenuta e del controllo degli sci, dovute all' assemblaggio dei materiali interni ( tutto ciò è ancor più evidente sugli snowboard ). Nel caso la soletta non sia piana il mio consiglio è, per la complessità e la delicatezza che implica tale operazione, di rivolgervi ad un laboratorio che sappia eseguire una buona rettifica asportando meno polietilene (soletta) e acciao (lamina) possibile. Manualmente è possibile eseguire la rettifica della soletta, utilizzando, con movimenti omogenei e leggeri, la barra rettificata d'acciaio, controllando il risultato poco per volta. Questa operazione però richiede molta esperienza e non è di facile esecuzione, per cui sarebbe buona norma affidarsi ad una persona di fiducia. Il tuning Per rendere lo sci più maneggevole è necessario asportare una certa quantità di acciaio della lamina sulla base dello sci. (vedi figura). Quest' operazione, come tutti gli interventi alle lamine, va eseguita con la massima cautela, poiché viene modificato del materiale in modo definitivo. "L'abbassamento" della lamina di 1° va bene per la maggior parte degli sciatori.(discorso diverso per l'agonismo). Il tuning si può effettuare in più modi: In laboratorio si può ottenere per mezzo dei macchinari a nastro o ancora meglio a pietra. Manualmente possiamo utilizzare un'apposita lima per sci, creando uno spessore tra la lima e la soletta in modo da creare l'angolo desiderato. Per ottenere 1° di tuning, si può avvolgere la lima con 5 strati di scotch cartato oppure utilizzando degli appositi guida lima in commercio. Ricordatevi che il controllo del lavoro svolto è importante per capire le modifiche apportate. La riparazione della soletta Se la soletta presenta buchi di entità lieve, cosa abbastanza rara sciando sull'Etna, allora potete cercare di tappare i buchi con delle candelette di polietilene, anche se va specificato, facendo cosi difficilmente si ottengono risultati duraturi. Procedete così: affilate la candeletta come fosse una matita e tenendola un po' inclinata fatela colare sul buco , che avrete provveduto a pulire accuratamente. Una volta raffreddato spatolate, con una barretta rettificata in acciaio o in plexiglas ben affilata, la parte in eccesso senza danneggiare la soletta circostante. Se invece la soletta è molto danneggiata occorre intervenire con macchinari adeguati in grado di riparare in modo perfetto e duraturo le vostre solette. In questa lezione ho spiegato in linea generale la preparazione del fondo dello sci. L'argomento meriterebbe un approfondimento maggiore, ma ho ritenuto necessario farvi comprendere soprattutto in cosa consistano le operazioni di rettifica e di tuning per capire quando esse vadano eseguite sui propri sci da persone con una certa esperienza. Ricordando sempre che l'esperienza si ottiene nel tempo e soprattutto controllando sempre il lavoro svolto per correggersi e migliorare. Una volta comprese queste operazioni capirete anche quando un laboratorio è qualificato o meno. Nella preparazione degli sci è più facile sbagliare, che eseguire un lavoro corretto!

Sci, i consigli prestagionali

Gli sci Con l'arrivo delle prime nevicate torna la voglia di andare a sciare. Attenzione però a non affrontare la prima discesa della stagione senza una discreta preparazione fisica e, cosa non meno importante, dei vostri sci. Se alla fine della scorsa stagione avete avuto l'accortezza di riporre gli sci sciolinati e preparati, allora basterà togliere la sciolina in eccesso con una spatola in plexiglas apposita per questo lavoro. Se viceversa, la scorsa stagione avete riposto gli sci senza nemmeno asciugarli, allora probabilmente il risultato sarà quello di avere lamine arrugginite e solette ossidate. In quest'ultimo caso non disperate, c'è comunque un rimedio. Si presenteranno a voi due alternative: A - le lamine degli sci si sono conservate abbastanza bene e nell'ultima uscita stagionale avevano ancora una buona tenuta sulla neve dura. In questo caso sarà sufficiente lucidare le lamine con una gomma abrasiva apposita (sconsiglio la carta vetrata perché smorza l'affilatura della lamina) e ravvivare l'affilatura della lamina con una pietra di ceramica o ancora meglio con un'apposita lima diamantata di grana media. Basterà infine sciolinare a caldo la soletta, spatolare la sciolina in eccesso e spazzolare con una spazzola in crine. B - le lamine degli sci sono completamente arrugginite e la soletta presenta numerose abrasioni profonde o comunque è molto secca. In questo caso la situazione è più grave e difficilmente risolvibile con i mezzi che si possono avere a casa e sarebbe opportuno rivolgersi ad un laboratorio professionale e qualificato. Sconsiglio vivamente a tutti di affrontare qualsiasi pista con gli sci in tali condizioni, soprattutto se è la prima uscita stagionale. Il laboratorio, che dovrà disporre di macchinari specifici, ma soprattutto di personale in grado di utilizzare al meglio macchine e utensili, rimetterà il vostro sci a nuovo seguendo questi procedimenti: se necessario viene rettificata la soletta a macchina ( procedimento che rende perfettamente piana la soletta) e viene effettuato il tuning (abbassamento della lamina sul piano soletta dello sci), poi vengono riparate le abrasioni sulla soletta e successivamente vengono affilate le lamine a mano o a macchina (dipende da laboratorio a laboratorio); L'affilatura a mano, che personalmente prediligo, garantisce una maggiore precisione e durata nel tempo rispetto a molti macchinari. L'affilatura a macchina, a seconda di come si opera, può garantire un buon lavoro per la maggior parte degli sci, e non è sempre corretto puntare il dito, come spesso si fa, su questo procedimento. Infine gli sci devono essere sciolinati e spazzolati. Tutti i metodi per preparare gli sci verranno illustrati nelle successive lezioni. Gli attacchi Non trascuriamo mai gli attacchi che a fine stagione vanno scaricati (regolare il peso al minimo) e regolati ed oleati con olio CRC o simili ad inizio e nel corso della stagione. Gli scarponi Gli scarponi usati non richiedono generalmente interventi ad inizio stagione. Controllate l'usura generale delle plastiche e soprattutto della suola che non deve essere troppo rovinata. Eseguite il controllo inserendo lo scarpone negli attacchi e controllando che questi serrino lo scarpone senza "gioco". Se avete acquistato uno scarpone nuovo, una settimana prima dell'avvio della stagione, sarebbe buona abitudine indossarli per una decina di minuti al giorno a secco in modo da performare le scarpette al vostro piede e ridurre i possibili dolori dovuti all'adattamento. EtnaSci consiglia a tutti l'uso del casco per motivi di sicurezza e ricorda che per i minori di 14 anni è obbligatorio.

La scelta dell'attrezzatura

La scelta degli sci La scelta degli sci deve essere fatta considerando vari fattori: il proprio livello tecnico, il peso, l'altezza e la destinazione d'uso dello sci. Le ditte attualmente hanno semplificato la produzione degli sci immettendo sul mercato una categoria praticamente unica denominata Allround, ed eliminando (anche se non tutte le aziende) gli sci Easy. La suddivisione attuale prevede dunque sci allround entry level e sci allround top level. In sostanza gli sci allround entry level coprono un range di utenti che va dal principiante agli sciatori in evoluzione verso un alto livello tecnico. Agli sciatori di alto livello, che cercano un compromesso tra buone performance e facilità d'uso, sono dedicati gli allround top level. Praticamente in commercio non è possibile più reperire sci "puri" da slalom e da Gigante, che devono avere determinate caratteristiche per essere utilizzati da atleti e agonisti e che vengono venduti solitamente mediante contratti, e si è invece consolidato lo sci Race Carve (per sciatori esperti o agonisti amatoriali). Solitamente salendo di categoria aumenta anche il prezzo in modo proporzionale. Risparmiare è sempre meglio, ma è necessario scegliere lo sci più adeguato per il vostro fisico e tecnica, anche se costa di più. Una buona alternativa potrebbe essere acquistare un modello dell'anno precedente ed acquistarlo con un ottimo sconto. Considerate che tutti gli sci in commercio sono destinati al grande pubblico, quindi sono progettati in modo tale da offrire una buona maneggevolezza a tutti i possibili sciatori - (nota: come detto agli atleti professionisti vengono forniti sci che si discostano molto da quelli commerciali, in quanto questi hanno esigenze, allenamento e tecnica ben diverse dai "comuni mortali"). In linea generale è giusto attenersi alle suddette indicazioni di destinazione d'uso , tuttavia non sempre ciò risulta essere una regola assoluta e solo un bravo tecnico/venditore è in grado di assistervi al meglio nell'acquisto. La scelta degli scarponi Quando dovete acquistare un paio di scarponi nuovi affidatevi ad un negozio che abbia un buon assortimento, ma soprattutto addetti alla vendita esperti, pazienti e che vi ispirino fiducia; lo scarpone è molto importante e va scelto con cura. Oggi le aziende producono scarponi molto più comodi rispetto al passato e non è difficile trovare uno scarpone adatto alla morfologia dei nostri piedi. Quando dovrete scegliere lo scarpone tenete a mente alcuni consigli: portatevi il calzino che indosserete quando scierete, considerate scarponi idonei al vostro livello tecnico (seguite la destinazione d'uso fatta sopra), scegliete la misura dello scarpone da provare riferendovi alla misura delle vostre scarpe da ginnastica. Una volta calzato lo scarpone, battete il tallone sul pavimento con moderata forza e chiudete le leve, alla prima ghiera, dal basso verso l'alto. La calzata deve essere comoda, La caviglia e il tallone ben avvolti, le dita non dovrebbero essere completamente immobili, ma libere di fare piccoli movimenti. Una volta acquistato lo scarpone, eseguite tutte le regolazioni di cui è dotato lo scafo, come ad esempio il canting laterale. Tale importante regolazione si esegue indossando lo scarpone e svitando la vite con la brucola apposita, eseguite numerosi piegamenti sul gambetto e serrate la vite di regolazione. Note: Lo scarpone va scelto della misura esatta e non più grande. Ai bambini cresce il piede in breve tempo, ma non per questo bisogna acquistare uno scarpone due misure più grande. Ciò oltre ad essere molto pericoloso, in quanto diminuisce il controllo sugli sci, non aiuta il bambino a progredire tecnicamente. Se si vuole risparmiare è meglio cercare scarponi nuovi rimasti invenduti, quindi ottenendo sconti maggiori (solitamente si applica il 40 % sull'attrezzatura rimasta dagli anni precedenti) o optare per l'acquisto di un usato ben mantenuto, probabilmente utilizzato da ragazzini a cui è cresciuto il piede. La scelta degli attacchi E' bene chiarire che non c'è attacco in grado di riuscire ad evitare tutti i possibili infortuni. Ogni caduta è diversa da ogni altra e in certe condizioni un attacco potrebbe non rispondere correttamente alla sollecitazione ricevuta. Ricordatevi insomma che l'attacco è sostanzialmente un meccanismo costituito da molle d'acciaio che non hanno intelligenza. Tuttavia gli attacchi moderni, regolati correttamente, riescono ad offrire un buon livello di sicurezza nella maggior parte delle cadute. Detto questo la scelta di tale dispositivo di sicurezza va fatta soprattutto in base al peso. Gli attacchi misurano il peso nell'unità internazionale DIN (1 DIN è equivalente a 11 Kg). L'attacco ideale affinché funzioni al meglio non dovrebbe essere regolato oltre i tre/quarti del valore DIN totale dell'attacco. (Quindi mai regolare i valori dell'attacco al massimo) Ciò significa che una persona di 90 Kg non userà un attacco con un valore massimo di 9 Din (1 DIN=11Kg; 9 DIN=99 Kg) ma piuttosto adopererà un attacco con un valore massimo almeno di 11 DIN. - Per quanto riguarda i rialzi, bisogna considerare che questi supporti vengono interposti tra la base superiore dello sci e l'attacco, ed hanno un duplice effetto: Da un lato il rialzo aumenta la leva che si forma tra la gamba e il terreno, per cui aumenta la possibilità di inclinazione e allo stesso tempo diminuisce la possibilità che lo scarpone tocchi la neve facendo perdere l'equilibrio (ecco perché per gli atleti sono appendici indispensabili); Dall'altro bisogna considerare che aumentando la distanza dello scarpone dal terreno, viene innalzato anche il baricentro corporeo, per cui diminuiscono la sensibilità e il controllo degli sci. Insomma se montiamo rialzi non troppo spessi (1-1,5 cm) allora potremo ottenere tangibili vantaggi, più centimetri sono giustificati solo per chi fa un utilizzo estremo degli sci (i Fun Carver) ormai quasi finiti nel dimenticatoio. Comuque ormai le ditte dotano i propri sci e attacchi con rialzi premontati facilitando la scelta. La scelta dei bastoncini I bastoncini vanno scelti in base all'altezza dello sciatore. Girando il bastoncino al contrario (con la punta rivolta verso l'alto) impugnatelo sotto la base della rondella, a circa 5 cm dalla punta. Se l'angolo costituito dalle vostre braccia e dal gomito forma un angolo di circa 90° (angolo retto) avrete trovato il vostro bastoncino.

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