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2 Feb 2015 - Lava on the snow

Non sempre capita di vedere scorrere una colata lavica su un manto nevoso. L'eruzione del 2 Febbraio scorso verrà ricordata anche per questo. In poche ore uscita dal cratere di Sud Est a quota 3000 il fronte lavico è sceso fino a quota 1850dove siamo andati a realizzare questo reportage video. Accendete le casse!

Etna - Eruzione 26.10.2013 - Torre del Filosofo "Adieu"! Fotoreport

Il 26 Ottobre l'Etna ha dato spettacolo con una nuova eruzione parossistica (la quattordicesima di quest'anno). Il reportage è stato effettuato in due giornate, il 27 infatti ci si è recati nei pressi di Torre del Filosofo (2920 mt) dove la colata lavica ha cancellato lo storico rifugio che nonostante i danni riportati nello scorso decennio era ancora visibile. Impressionante notare il cambiamento morfologico dei luoghi. La lava, suddivisa in due bracci, si è successivamente fermata a quota 2800 circa affiancando i crateri Barbagallo del 2002 e nella "sella" di Monte Frumento Supino.

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19 Febbraio 2012 - Vicino alla lava con gli sci

Domanda del gruppetto di nostri amici sciatori liguri-francesi in visita al nostro vulcano: si può vedere la lava da vicino? Nostra risposta: beh, difficile a dirsi, bisogna avere molta fortuna...neanche il tempo di dirlo ed il vulcano ci ha smentito! Ecco le foto di questa spettacolare esperienza vissuta con gli sci.

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15 Novembre 2011 - 18° Parossismo del vulcano da quota 3000

15 Novembre 2011 - E' andato in "onda" oggi il diciotessimo parossismo etneo (l'ultimo episodio flash era stato il 23 Ottobre scorso). Il cratere sommitale di Sud Est ha regalato 2 ore circa di spettacolo che abbiamo avuto la fortuna di riprendere con qualche scatto fotografico. Meno fortunati gli abitanti di Zafferana ed Acirerale dove è ricaduta la sabbia vulcanica sospinta dal vento...

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8 Ottobre 2011 - il 16° Parossismo dai paesi etnei

A differenza di altri episodi, abbiamo assistito al sedicesimo parossismo del vulcano da una posizione non molto ravvicinata ma non meno spettacolare. Da parcheggio del centro commerciale le Zagare fino a Trecastagni abbiamo fatto qualche scatto approfittando dell'improvviso spostamento delle nubi che hanno lasciato spazio ad uno spettacolo meraviglioso che ha lasciato a bocca aperta i catanesi. Ecco il report per voi.

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12 agosto 2011: la decima “sinfonia eruttiva” 2011 dell’Etna

Oggi ennesimo parossismo eruttivo del vulcano. Pubblichiamo il report del Dottor Tringali e a breve la fotogallery realizzata da noi a poche centinaia di metri. Sui fenomeni eruttivi che ritmicamente si stanno verificando sull’Etna e che cominciano ad avere sempre maggiore analogia all’attività del 2000 del cratere di SE dove si sono verificati 64 fontanamenti che nel loro insieme hanno dato luogo a circa 10.000.000 di metri cubi di proiezioni, ci poniamo un “perché” la cui spiegazione non è facile dato che l’eruzione costituisce solo l’ultima fase dei processi che preludono all’evento eruttivo e che non possiamo conoscere direttamente. Il Vulcanologo Carmelo Ferlito mi ha parlato di fluidi supercritici e tra l’altro ha pubblicato uno studio. Una spiegazione potrebbe essere questa: in un fuso magmatico che staziona nelle parti più superficiali arrivano fluidi supercritici provenienti da masse magmatiche profonde. Il magma superficiale si pressurizza sempre più e comincia a salire lungo vie che trova pervie. Man mano che sale la temperatura resta pressoché costante ma diminuisce la pressione e quindi i gas essolvono sempre più dal fuso magmatico spingendo il magma sempre più lungo la frattura di risalita (dicco). Quando il magma è prossimo alla superficie comincia l’attività stromboliana che, in genere, dura da uno a tre giorni (nei 10 episodi di quest’anno; in questo episodio l’attività stromboliana è iniziata alle ore 09:30 circa di ieri [fonte Rosario Basile]) la quale depressurizza ulteriormente il fuso magmatico e richiama sempre più la parte profonda carica di fluidi supercritici. Successivamente quando la risalita dei predetto fluido supera il punto di equilibrio i gas disciolti in quantità maggiore di quella consentita per la specifica temperatura e pressione essolvono bruscamente dando inizio all’attività hawaiana (il classico fontanamento di lava) che ha caratterizzato tutti gli eventi di quest’anno (12 gennaio, 18 febbraio, 10 aprile, 12 maggio ,9, 19, 25, 30 luglio e 5 e 12 agosto) e quindi si verifica l’episodio ceneritico. Questa ipotesi potrebbe giustificare quelle che nel mio libro ho definito eruzioni discontinue. Mentre quando il magma fuoriesce tranquillo com’è avvenuto il 7 settembre 2004 ed il 16 luglio 2006 si verificherebbe quello che io ho definito eruzioni passive, cioè il magma più differenziato viene spinto da un magma più primitivo povero di fluidi supercritici. In tal caso l’eruzione è tranquilla anche se com’è avvenuto dopo il 13 ottobre del 2006 la risalita ossido di magnesio ha dimostrato una rialimentazione di magma profondo condizionando l’andamento eruttivo con un incremento dell’attività di spattering tale da edificare l’ormai scomparso hornito del 2006. Giovanni Tringali

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